L’ultima tappa negli stati uniti è stata la città di Brownsville, proprio al confine con il Messico. Ricordo che l’unico risvolto positivo fu la sistemazione in un Motel della catena Motel 6, poiché dopo una vana ricerca per un campeggio, esausti nel chiedere indicazioni, decidemmo di spendere qualche dollaro in più.

Infatti la mattina successiva ci svegliammo con la pioggia ed un grosso sorriso riempiva le nostre facce grazie alla nostra scelta anche un po’ forzata. La frontiera si trova solamente a otto chilometri dall’ hotel circondato dalle varie catene di ristoranti, fast food e Starbucks vari. Quindi dopo una leggera pedalata di circa mezz’ ora passammo il controllo passaporti senza nemmeno dover aprire i nostri bagagli per un controllo.

Poter ritornare a parlare Castigliano dopo parecchi mesi è stato subito entusiasmante, tanto che respiravo già aria di centro America. Matamoros è la prima città che si incontra ed il traffico come le condizioni del manto stradale, pieno di buche e allagato da un temporale notturno, ti danno subito il benvenuto in Messico. Una sosta veloce per cambiare i dollari in pesos e poi ci dritti verso la stazione degli autobus per trasportare le biciclette e i bagagli a Ciudad Victoria. Per precauzione evitammo di imbatterci in ladroni e assaltatori che pullulano lungo le strade di frontiera e così dopo un viaggetto di quattro ore attraverso lo stato di Tamaulipas arrivammo nelle ore serali a destinazione. Passata la notte in un albergo economico vicino alla stazione degli autobus, la mattina del 14 novembre dopo aver girato velocemente il centro cittadino di Victoria iniziammo la nostra pedalata di 75 km fino a Llera de Canales. Finalmente uno scenario diverso dal piatto e arido Texas ,qui colline verdi con vegetazione fitta e molte palme, ma la cosa che ci colpì di più furono le centinaia di farfalle di colore giallo che ci accompagnarono lungo il cammino. L’arrivo a Llera si rivelò subito una tappa particolare, si perché la gente genuina ed il luogo di campagna ci fece sentire subito a proprio agio. Noi due ciclisti, carichi di borse eravamo gli unici stranieri in una piccola cittadina e tutti ci salutavano e curiosi ci chiedevano da dove venivamo e dove eravamo diretti. Come in gran parte delle cittadine sud americane la piazza centrale, il più delle volte chiamata plaza des armas, vi erano delle panchine circondate da alberi proprio in fronte alla chiesa. Il bel luogo ci attirò l’attenzione e cosi ci fermammo a bere una birra fresca. Fu proprio grazie alla cordialità della gente del posto che curiosa di conoscerci mentre assaporavamo la nostra birra al calare del giorno che trovammo ospitalita’ presso Ernesto e Cruz . I due coniugi ci proposero di dormire a casa loro mettendoci a disposizione la stanza degli ospiti con bagno privato….che gioia!!!
La mattina molto presto i negozi del piccolo paesino erano già aperti alle 5 della mattina e quando io e Patricia andammo per fare colazione tutti ci salutarono in modo molto caloroso regalandoci frutta e anche un barattolo di miele. Che bello il Messico !!! La tappa successiva fu città di Mante, un grosso centro urbano, trafficato di auto che ci ha spinto a cercare un posto per passare la notte dai bomberos, i vigili del fuoco. Sulla terrazza del piano superiore a fianco a dove dormivano i ragazzi alcuni anche volontari, ci piazzammo sui nostri materassini perché troppo caldo per stare in tenda. Fortunatamente nessun intervento quella notte è così la mattina seguente salutati i gentili pompieri ripartimmo per la tappa successiva
Ciudad de Valles è una classica città Messicana con molti abitanti e poco da vedere ma Patricia colse l’ occasione per trascorrere qualche ora dall ‘ estetista mentre io fruzzicavo su internet.
Anche qui per risparmiare soldi decidemmo di chiedere alla protezione civile di poter montare la nostra tenda nel retro dell’ edificio in un giardino di fianco al parcheggio dei veicoli di pronto intervento. La nostra direzione era di pedalare verso le cascate di Tamul nella regione di Huasteca Potosina un posto meraviglioso in mezzo alla Sierra circondato da colline verdissime che godono di un micro clima stupendo.
Il piccolo paesino turistico a ridosso delle cascate si chiama Tancachin. Mentre cercavamo un campeggio, trovammo un piccolo negozio di generi alimentari che aveva un bel prato verde giusto a fianco. Bole e Carmen I due giovani gestori ci proposero di montare la tenda e di utilizzare il bagno ad un prezzo molto vantaggioso percui decidemmo di fermarci due notti per poter far visita alle cascate.
Arrivati nel fine settimana erano molti i turisti che in gruppo assediavano i ristoranti del paesino e così travolti da un onda umana decidemmo di unirci ad un gruppo per così navigare su delle imbarcazioni a remi il fiume fino a ridosso della cascata con un salto di oltre 100 metri. Rientrati alla tenda completamente inzuppati d’acqua ci prepariamo per affrontare le faticose salite del giorno successivo verso località Rio verde.
Evvai!
Ciao Giovanni grazie ma di cognome come fai?
Che meraviglia seguire il vostro viaggio passo passo con le tue descrizioni , mi fa veramente piacere leggerti . Grazie Maurizio per la tua disponibilità a condividere le tue avventure.
Super Francesco anche se non ti conosco personalmente sono sicuro che sei una splendida persona, sai non è sempre facile trovare WiFi e tempo per scrivere tutto nei dettagli grazie x seguirmi.
Gran bella esperienza quella.che stai vivendo un po ti invidio
In bocca al lupo…
Grazie mille Antonio ma non ho capito bene chi sei… Puoi darmi qualche indicazione? Ciao
Muy lindo viaje !! Suerte!!!
Gracias Cachi Saludos
Muy lindo viaje !! Suerte!!!